La mielite flaccida acuta, una malattia che colpisce soprattutto i bambini con sintomi simili alla polio, sta facendo un numero particolarmente alto di casi negli Usa, tanto che il Cdc ha pubblicamente emesso un 'warning' ai genitori. Lo riporta il Washington Post, secondo cui le segnalazioni di casi sono arrivate ormai da 22 stati.
Fino a questo momento nel 2018 il Cdc ha censito 127 casi confermati o sospetti di mielite flaccida acuta, un aumento definito "significativo" rispetto al 2017. «Più del 90% dei casi confermati si è verificato in ragazzi di meno di 18 anni - afferma Nancy Messonier del Cdc -, con la media di età che è risultata di 4 anni».
La patologia, che provoca una sorta di paralisi che può guarire in pochi giorni ma che lascia problemi permanenti nella maggior parte dei casi, rimane rara, avvertono gli esperti, ma l'esortazione per i genitori è che facciano attenzione ai possibili sintomi in modo da riportarli rapidamente al Cdc. Ancora oscure le cause della malattia, che colpisce il sistema nervoso.
Sono state escluse relazioni con i vaccini, con il virus West Nile e anche con quello della polio, mentre almeno in alcuni casi sembra esserci un coinvolgimento di un enterovirus. Anche sulle terapie gli esperti brancolano nel buio, anche se si stanno sperimentando delle immunoglobuline e il farmaco fluoxetina. I primi report della malattia si sono avuti nel 2014, e da allora ci sono sempre stati picchi negli anni pari.
Fino a questo momento nel 2018 il Cdc ha censito 127 casi confermati o sospetti di mielite flaccida acuta, un aumento definito "significativo" rispetto al 2017. «Più del 90% dei casi confermati si è verificato in ragazzi di meno di 18 anni - afferma Nancy Messonier del Cdc -, con la media di età che è risultata di 4 anni».
La patologia, che provoca una sorta di paralisi che può guarire in pochi giorni ma che lascia problemi permanenti nella maggior parte dei casi, rimane rara, avvertono gli esperti, ma l'esortazione per i genitori è che facciano attenzione ai possibili sintomi in modo da riportarli rapidamente al Cdc. Ancora oscure le cause della malattia, che colpisce il sistema nervoso.
Sono state escluse relazioni con i vaccini, con il virus West Nile e anche con quello della polio, mentre almeno in alcuni casi sembra esserci un coinvolgimento di un enterovirus. Anche sulle terapie gli esperti brancolano nel buio, anche se si stanno sperimentando delle immunoglobuline e il farmaco fluoxetina. I primi report della malattia si sono avuti nel 2014, e da allora ci sono sempre stati picchi negli anni pari.
http://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=18013&titolo=Usa,-boom-casi-malattia-simil-polio-,-ora-in-22-stati
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