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Coronavirus: arterie più forti potrebbero proteggere bambini Nuova ipotesi, i loro vasi resistono meglio ad attacco virus

Scritto da Cybermed Junior
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ROMA, 15 GIU - Se i bambini resistono meglio al nuovo coronavirus potrebbe essere grazie alle loro arterie più robuste. E' questa l'ipotesi avanzata dalla rivista Nature, che sul suo sito presenta gli studi più recenti, tra cui quello dell'ospedale universitario di Zurigo, per spiegare perchè i più piccoli hanno avuto meno complicazioni rispetto agli adulti e sono una piccolissima parte dei contagi. Inizialmente si era pensato che a difendere i bambini fosse una risposta immunitaria iniziale più efficace e forte, ma ora sempre più ricercatori pensano che la chiave stia nei vasi sanguigni.

Molti adulti con forme gravi di Covid-19 hanno infatti avuto coaguli che hanno causato infarti e ictus. "La coagulazione potrebbe essere collegata ad un malfunzionamento dell'endotelio, il tessuto che riveste i vasi sanguigni e normalmente previene i coaguli", spiega Frank Ruschitzka, coordinatore dello studio. I ricercatori svizzeri hanno visto che il virus SarsCoV2 può infettare le cellule dell'endotelio presenti nel corpo. Analizzando tre persone malate di Covid-19, due delle quali morte, hanno visto che il virus aveva infettato l'endotelio causando infiammazione e coagulazione. Si tratta di uno studio però molto piccolo, che va approfondito, ma che potrebbe spiegare perchè chi ha malattie che compromettono questo tessuto, come diabete e ipertensione, sono più a rischio di avere forme gravi di Covid-19. I ricercatori dell'ospedale pediatrico di Melbourne, guidati da Paul Monagle, pensano che i vasi sanguigni dei bambini siano capaci di resistere all'attacco virale meglio degli adulti, e ora vogliono capire, attraverso due esperimenti, cosa accade quando il virus entra nelle cellule endoteliali. La loro idea è che distrugga la comunicazione tra cellule, piastrine e plasma, causando l'eccesso di coaguli, e che nei bambini potrebbe esserci qualche fattore protettivo che faccia produrre ai loro vasi meno coaguli in risposta all'infezione. "Se capiamo cosa accade nei bambini - conclude - possiamo cercare di rendere gli adulti più 'simili' a loro".

 

https://www.federfarma.it/Edicola/Ansa-Salute-News/VisualizzaNews.aspx?type=Ansa&key=29724


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