Se interpretata alla lettera la legge regionale sull'obbligo vaccinale introdotta in Emilia Romagna a novembre del 2016 potrebbe portare ad un'esclusione dei bambini non vaccinati non solo dagli asili ma anche da centri ricreativi e sportivi come piscine e baby parking, come peraltro sembra stia già avvenendo in alcune realtà turistiche della riviera.
È quanto denuncia Raffaella Sensoli, consigliera regionale del Movimento 5 stelle chiedendo alla giunta di fare assoluta chiarezza sull’interpretazione autentica da dare al termine ‘servizi ricreativi’ contenuta nell’articolo 6 della legge sull’obbligo vaccinale.
“C’è il rischio – spiega Sensoli - che una interpretazione molto espansiva della legge porti a una limitazione non da poco per tutte quelle attività turistiche che, soprattutto nei mesi estivi, accolgono famiglie con bambini stranieri e di altre regioni offrendo loro servizi a carattere ricreativo e sportivo”.
“L'articolo 6, comma 2° della legge regionale n. 19 del 25 novembre 2016, infatti, dispone che per poter frequentare anche i servizi ricreativi i bambini in età da 0 a 3 anni debbano essere in regola con le vaccinazioni – continua Sensoli - Visto che tra questi servizi possono essere comprese diverse attività, tra cui quelle fornite alle famiglie da parte di alberghi ma anche all’interno di circoli e centri sportivi, a nostro avviso si potrebbe creare un’invasione impropria nella privacy delle famiglie, anche straniere, oltre che rappresentare un potenziale danno per l’economia delle nostre zone turistiche”.
http://www.informasalus.it/it/articoli/emilia-romagna-centri-sportivi-bambini.php