Gli occhi dei bimbi sono ancora in via di sviluppo, oltre al loro cervello: ecco perché sono più sensibili degli adulti all'impatto della luce sull'orologio interno che regola il ritmo sonno- veglia. In particolare, la luce blu emessa da dispositivi elettronici come i cellulari, i tablet o i computer, che possono quindi disturbare il sonno. Emerge da una ricerca della University of Colorado Boulder, pubblicata su Pediatrics. La ricerca è una revisione di studi precedenti sul tema, oltre 60, che hanno coinvolto ragazzi dai 5 ai 17 anni e arrivano alla conclusione che stare troppo allo schermo ritarda l'orario in cui si va a letto, fa dormire meno e con un sonno di minor qualità. In particolare, uno studio ha rilevato che quando adulti e bambini sono stati esposti alla stessa quantità e intensità di luce, i livelli di melatonina, ormone che favorisce il sonno, dei piccoli sono diminuiti il doppio. Ricerche hanno anche dimostrato che la "luce blu" a lunghezza d'onda a breve termine, onnipresente nei dispositivi elettronici, è particolarmente potente nel sopprimere la melatonina. «Sappiamo che i più giovani hanno pupille più grandi e una visione più trasparente, quindi la loro esposizione e sensibilità a quella luce sono maggiori rispetto agli adulti» spiega Monique LeBourgeois, prima autrice dello studio. «Vista attraverso gli occhi di un bimbo - aggiunge - l'esposizione a un luminoso schermo blu nelle ore prima di andare a dormire è la tempesta perfetta sia per il sonno che in generale per la disgregazione del ritmo sonno- veglia».
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