Sì all'autodeterminazione, stop alle cure. Secondo un giudice d'appello olandese, un ragazzo di 12 anni non è costretto a sottoporsi alla chemioterapia, se non vuole. Il caso era già finito davanti a un tribunale di primo grado due mesi fa ma il padre del giovane aveva poi fatto appello.
Lo scorso anno al giovane David era stato scoperto un tumore al cervello. Dopo un'operazione andata bene e la radioterapia, il paziente avrebbe ancora dovuto sottoporsi alla chemio, ma il ragazzo ha deciso di rifiutare ulteriori trattamenti per paura degli effetti collaterali.
I genitori del giovane sono divorziati: la madre sostiene la decisione del ragazzo mentre il padre ha portato il caso davanti al giudice.
Già a maggio il giudice di primo grado della città di Alkmaar, nel nord dell’Olanda, si era espresso a favore dell’autodeterminazione del giovanissimo paziente. Dopo il ricorso presentato dal padre, è arrivata ora anche la sentenza d’appello della corte di Amsterdam: David è in grado di decidere da solo. I giudici si sono appoggiati al parere di uno psichiatra, che ha reputato il ragazzo perfettamente capace di intendere e di volere.
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