Quando i bambini sono esposti ad alti livelli di inquinamento atmosferico, la loro attività cerebrale sembra rallentare. Ad avanzare questa ipotesi è un team di scienziati del Centre for Research in Environmental Epidemiology di Barcellona, in uno studio pubblicato sulla rivista 'Epidemiology'.
Secondo le conclusioni degli esperti, i piccoli che respirano i fumi tossici che si sprigionano nel traffico sulla strada verso la scuola fanno più fatica in aula, impiegano più tempo per rispondere alle domande e hanno più difficoltà a concentrarsi. Gli scienziati hanno osservato anche che nei giorni caratterizzati da picchi di smog, questi problemi si sono aggravati.
Lo studio degli scienziati spagnoli ha riguardato 2.600 alunni tra i 7 e i 10 anni, testando la loro capacità di prestare attenzione in classe e confrontando i risultati con le oscillazioni nella qualità dell'aria. Dai risultati è emerso che nei giorni in cui i fumi nocivi del traffico erano al massimo, c'è stata una marcata riduzione della capacità dei bambini di concentrarsi su compiti di problem-solving.
Le emissioni in questione, spiegano gli scienziati, contengono elementi "neurotossici" che possono danneggiare il cervello dei bambini. E "l'inquinamento atmosferico può avere potenziali effetti dannosi sul neurosviluppo. Il nostro studio suggerisce che lo smog da traffico potrebbe influenzare le prestazioni cognitive dei bambini in età scolastica".
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