Un consumo elevato di fibre in gravidanza riduce il rischio di celiachia nel nascituro e maggiore è il consumo di fibre (specie da frutta e verdura) durante i nove mesi, minore sarà il rischio per il bambino. È la conclusione di un maxi-studio norvegese che sarà presentato al 52/imo Meeting Annuale della European Society of Paediatric Gastroenterology, Hepatology and Nutrition (ESPGHAN) a Glasgow.
La celiachia è una malattia autoimmune caratterizzata da una reazione immunitaria scatenata dal glutine, la componente proteica del grano. Lo studio è stato condotto da Ketil Stordal dell'Istituto Norvegese di Salute Pubblica a Oslo e ha coinvolto ben 88 mila nuovi nati e le rispettive madri; la salute dei bambini è stata seguita per ben 11 anni.
È emerso che il rischio di ammalarsi di celiachia per un bambino è dell'8% più basso ogni 10 grammi in più di fibre consumate ogni giorno dalla madre in gravidanza. Per un consumo di fibre sopra i 45 grammi al dì il rischio di celiachia per il bambino è del 34% minore rispetto al rischio di un bimbo la cui mamma ha avuto un consumo giornaliero medio di fibre inferiore ai 19 grammi.
Il rischio si abbassa di più se le fibre vengono da frutta e verdura, rispetto alle fibre dei cereali. Gli esperti hanno anche stimato il consumo materno di glutine in gravidanza, ma questo non è risultato in alcun modo legato al rischio di celiachia nel bambino. Se futuri studi confermeranno questo risultato, in futuro si potrà pensare a diete personalizzate in gravidanza per scongiurare il rischio di celiachia nel nascituro.
La celiachia è una malattia autoimmune caratterizzata da una reazione immunitaria scatenata dal glutine, la componente proteica del grano. Lo studio è stato condotto da Ketil Stordal dell'Istituto Norvegese di Salute Pubblica a Oslo e ha coinvolto ben 88 mila nuovi nati e le rispettive madri; la salute dei bambini è stata seguita per ben 11 anni.
È emerso che il rischio di ammalarsi di celiachia per un bambino è dell'8% più basso ogni 10 grammi in più di fibre consumate ogni giorno dalla madre in gravidanza. Per un consumo di fibre sopra i 45 grammi al dì il rischio di celiachia per il bambino è del 34% minore rispetto al rischio di un bimbo la cui mamma ha avuto un consumo giornaliero medio di fibre inferiore ai 19 grammi.
Il rischio si abbassa di più se le fibre vengono da frutta e verdura, rispetto alle fibre dei cereali. Gli esperti hanno anche stimato il consumo materno di glutine in gravidanza, ma questo non è risultato in alcun modo legato al rischio di celiachia nel bambino. Se futuri studi confermeranno questo risultato, in futuro si potrà pensare a diete personalizzate in gravidanza per scongiurare il rischio di celiachia nel nascituro.
https://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=19496&titolo=Fibre-alimentari-in-gravidanza,-minor-rischio-celiachia-bebe
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