FIRENZE, 31 GEN - La Toscana ha azzerato la mortalità perinatale evitabile ed è la regione con il più basso numero di morti perinatali, fra le tre che hanno partecipato al progetto Spitoss (Italian perinatal surveillance system), progetto pilota di sorveglianza della mortalità perinatale condotto dall'Istituto superiore di sanità, in collaborazione con Lombardia, Toscana e Sicilia, e finanziato dal Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm) del ministero della Salute.
Lo rende noto la Regione Toscana. I dati, raccolti dall'1 luglio 2017 al 30 giugno 2019 in 138 presidi sanitari dotati di unità di ostetricia, neonatologia o terapia intensiva neonatale delle tre regioni - hanno evidenziato che ogni 1.000 gravidanze oltre la 28esima settimana di gestazione in Toscana sono morti in utero o entro 7 giorni di vita 2,9 bambini, in Lombardia 3,5 e in Sicilia 4. Obiettivo dello studio - che in Toscana è coordinato dall'Osservatorio di epidemiologia dell'Ars - è quello di raccogliere i dati necessari a identificare e monitorare il fenomeno, per descriverne le cause e i fattori di rischio per migliorare la qualità dell'assistenza e contribuire a ridurre le morti perinatali evitabili. Un altro dato interessante, spiega ancora la Regione, è quello sui cesarei: i punti nascita che riferiscono di praticare oltre il 35% dei tagli cesarei (cioè oltre il valore medio nazionale) sono il 10% in Lombardia, il 13% in Toscana e il 69% in Sicilia.
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